Sposami, per favore! by Caroline Mickelson

autore:Caroline Mickelson
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bon Accord Press

Capitolo 9

Una volta presa la decisione sul vestito da sposa, Ava fu sorpresa di come tutto il resto andasse facilmente a posto. Era sicuramente d’aiuto il fatto che Mateo, tramite la sua famiglia, avesse contatti per ogni cosa di cui avevano bisogno. Il migliore amico della cugina aveva un negozio di fiori e fece scegliere ad Ava un bouquet di rose color crema e lavanda. Un’altra cugina, che era una mamma casalinga, aveva una piccola azienda di torte nuziali fatte in casa. Come riuscisse a creare torte incredibilmente meravigliose mentre inseguiva i due piccoli gemelli era un mistero. Ma l’assaggio che aveva proposto loro era delizioso e le creazioni erano fin troppo belle per pensare di mangiarle. Il cognato di una cugina, che era un ministro ordinato, aveva accettato di officiare. Anche la musica per la cerimonia e la festa era già saldamente assicurata dalla famiglia Ortega, la rassicurò Mateo. Così non c’era più niente di cui occuparsi, pensò Ava, tranne che trovare il modo di convincere Mateo che poteva ed era intenzionata a pagare la metà di tutto.

«Considerato che è il mio matrimonio, mi sembra corretto che io paghi la metà del conto» disse Ava. Avevano appena terminato l’incontro con il fotografo, anche lui amico della famiglia Ortega, che aveva insistito che sarebbe stato lieto di immortalare il lieto giorno per i posteri. L’idea li mise entrambi a disagio, ma come guardiani di un comune segreto lo ringraziarono per essere riuscito a inserirli nella sua agenda. Ava tirò fuori gli occhiali da sole dalla borsa e alzò lo sguardo verso Mateo.

«È anche il mio matrimonio» rispose Mateo, con un sorriso che era a metà tra il provocante e l’affascinante.

Nonostante fossero vicino all’auto di Mateo in un parcheggio pubblico, Ava improvvisamente ebbe la sensazione che fossero soli al mondo. Il suo fidanzato aveva sempre più questo effetto su di lei, il che la rese ancora più ferma nel proposito di restare indipendente. Sarebbe stato troppo facile perdersi nel mondo di Mateo, nello stesso Mateo. Si costrinse a concentrarsi sul problema del momento. «Questo non è un argomento vincente, Mateo».

Il suo sorriso era gentile. «Ava, rispetto moltissimo quello che hai fatto per te stessa, ma qui non parliamo di soldi. Lo so che puoi permetterti queste spese, ma sappiamo anche che questa non è una situazione normale». Si chinò verso la sua auto. «L’intero matrimonio è un favore che fai a me, alla mia famiglia e tu hai già dato più che abbastanza. Non prenderò in alcun modo i tuoi soldi e questa è la mia ultima parola sull’argomento».

Ava sollevò le sopracciglia.

L’espressione di Mateo era contrita. «Ok, penso che non sia un modo molto rispettoso per parlare alla moglie, eh? Lascia che mi esprima diversamente. Non sei d’accordo sul fatto che sia semplicemente appropriato che io finanzi l’intera operazione?» Prese le mani di Ava e la tirò più vicina a sé. «Va bene così?»

Lei riuscì solo ad annuire. Non si fidava a parlare per timore di tradire il desiderio che provava per lui.

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